Un insieme di Focus e di domande che possono aiutarti a leggere questo anno che sta per concludersi e dare un miglior senso a ciò che è stato il tuo impegno.
Dicembre, mese straordinario per tante cose.
Fin dal primo giorno dell’ultimo mese si entra già nel clima delle festività natalizie, si pregusta l’aria dei giorni che ognuno si prepara a vivere in modo fuori dall’ordinario.
Magari il rituale è quello solito: pranzi e cenoni, regali sotto l’albero o davanti al presepe a seconda delle abitudini, visite ai parenti soprattutto a quelli che si vedono di meno durante gli altri mesi.
C’è chi va a sciare come se non ci fosse un domani, chi si spalma sotto il sole sempre caldo di una meta caraibica.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti, tradizioni e tasche.
Ma dicembre richiama, perentoriamente, anche un’altra faccenda: il bilancio o, se preferisci, i bilanci di un anno che sta per concludersi.
BILANCI E BUONI PROPOSITI
Già, perché esiste sì il bilancio a cui ci obbligano i vari adempimenti fiscali, civilistici, economici e così via, ma esiste un altro tipo di bilancio che, guarda caso, regge e sostiene anche i precedenti ed è il tuo bilancio, il bilancio della tua Produttività e dei tuoi Risultati.
Per il 95% delle persone ogni anno è la stessa storia: a fine o inizio anno, fanno la lista dei buoni propositi.
Si pongono tanti buoni propositi, ma arrivati a metà gennaio del nuovo anno… tutto torna esattamente come prima!
E il problema è mediamente lo stesso, ma se ne accorgono alla fine dell’anno.
Sono in pochi invece a fare il resoconto dell’anno passato, per rendersi conto delle promesse mantenute e non mantenute, di quanto cioè i buoni propositi fatti l’anno prima siano andati in porto o in fumo.
Prova a pensarci: probabilmente sono anni che anche a te succede di comportarti così, di non riuscire a realizzare diversi obiettivi.
E questo capita anche perché non ti sei fermato un attimo a dare una risposta a domande del tipo:
- “Com’è andato il mio 2022?
- Quali cose ho realizzato e quali mi ero promesso di fare che non ho fatto?
- Che benefici volevo raggiungere?
- Cos’è cambiato in me quest’anno?”
Le risposte a queste domande sono quelle che determinano lo stato di salute della tua Carriera.
- Senti di aver fatto progressi sostanziali nel tuo lavoro?
- C’è stato almeno un progetto che ti ha sfidato e che sei orgoglioso di aver portato a termine?
- Almeno una delle tue idee è passata dall’ideazione all’esecuzione?
- Pensi che la tua reputazione nel tuo settore, sia salita di un livello?
Se non puoi rispondere SI a nessuna di queste domande, potresti essere in una direzione che non ti consente di aumentare la tua produttività.
In un Mondo come quello del Business profittevole, in cui si progredisce costantemente, non esiste una cosa come stare fermi: o stai andando avanti o stai restando indietro a qualcosa o qualcuno (la chiamano concorrenza).
Se non sei sicuro delle risposte alle domande di cui sopra, trova un Mentore, un Coach di tua fiducia, per capire in cosa e come puoi nel prossimo anno invertire la rotta verso nuovi e soddisfacenti traguardi.
Per la mia esperienza di Business Coach, ho potuto constatare che ci sono 3 Focus Professionali che rendono le Persone produttive, vediamo insieme come le puoi applicare a te stesso/a.
1° Focus: Abilità
Hai imparato almeno una nuova abilità?
Potresti aver seguito un corso online, migliorato il tuo modo di scrivere o parlare in pubblico, o padroneggiato una nuova tecnologia, oppure potresti non aver imparato nulla di nuovo quest’anno.
Quest’ultimo è un segnale di pericolo per la tua Carriera Professionale: segnala che stai perdendo il senso di curiosità e passione per il lavoro che fai e può rappresentare un segno precursore del Burnout.
Esiste un bellissimo libro (purtroppo non in italiano) di Josh Kaufman, autore di “The First 20 Hours: How to Learn Anything”.
Kaufman, afferma che l’apprendimento di nuove abilità è di per sé un’abilità da padroneggiare.
Inoltre, dice:
“Nella tua professione non hai bisogno di diventare per forza cintura nera di ogni Capacità”.
Punta prima alla qualità sufficiente e non alla quantità che ti rende un maestro di quella capacità.
Quando lessi la sua frase in cui dice:
“metti impegno solo 20 ore di pratica mirata e deliberata e supererai facilmente il 90% della popolazione umana”
…mi resi conto che ha stramaledettamene ragione!
Se vuoi fare di ogni anno un anno di apprendimento per divenire migliore nel tuo lavoro, punta prima alla qualità sufficiente.
È la chiave per una rapida acquisizione di competenze.
Potremmo iniziare con venti ore di impegno intelligente e concentrato su una piccola abilità rispetto ad una capacità più grande.
Per esempio:
fai un corso di Vendita, ma concentrati per migliorare prima di tutto una piccola parte che reputi, in quel momento, più importante per te come potrebbe essere la presentazione ad un Cliente.
Raccoglierai i frutti che ti interessano in molto meno tempo.
Successivamente quando deciderai di approfondire e padroneggiare quella capacità, avrai maggiori possibilità di successo se continui con venti ore di rapida acquisizione delle varie abilità che la compongono.
Sapendo in cosa stai entrando, imparando i fondamenti, praticando in modo intelligente e sviluppando una routine di pratica, farai progressi in modo più rapido e coerente e raggiungerai status di esperto in tempi record.
L’apprendimento di nuove competenze ogni anno crea fiducia in tutte le aree della tua vita Professionale ed è essenziale per rimanere coinvolti e interessati alla propria carriera Imprenditoriale.
La regola è:
Decidi di assumerti la responsabilità di imparare qualcosa di nuovo ogni anno.
Oltre a porti nuovi obiettivi di Business, poniti anche e soprattutto, nuovi apprendimenti di capacità che non avevi in passato.
Quella piccola capacità che aggiungi ogni anno, sommata alle altre, farà la grande differenza tra te e la concorrenza.
2°Focus: Rischio
Nel tuo ultimo anno, hai rischiato volutamente?
Lo sviluppo della Tua Leadership oggi è fondamentale per indurti a prendere le migliori decisioni imprenditoriali in un mondo frenetico del Business segnato da turbolenze post pandemiche e crisi sistemiche.
In questo mondo un’area chiave trascurata è l’approccio al rischio di ogni Persona.
Ci poniamo obiettivi stimolanti, ma non siamo disposti a correre rischi per ottenerli.
Ognuno ha la sua percezione del rischio e si comporta poi di conseguenza.
La percezione del rischio è da intendersi come la capacità di ognuno di individuare quanto prima una fonte di pericolo rispetto al nuovo che non conosciamo.
Non puoi migliorare qualcosa se non accetti il rischio dell’errore e dell’insuccesso.
È come cercare di andare al massimo con il freno a mano tirato.
È un processo personale, quindi siamo noi che decidiamo di affrontare o evitare la situazione di rischio in modo soggettivo.
Questo processo condiziona azioni, comportamenti, valutazioni, scelte su cosa fare o non fare rispetto a una situazione potenzialmente pericolosa (il diverso a volte è reputato pericoloso).
Accettando il rischio occorre accettare l’aumentare (momentaneo) dell’errore.
È parte del gioco.
Sta a te allenarti a diventare più bravo e con questo rendere meno rischioso il nuovo che avanza.
Qui la Leadership costruisce la resilienza della sua Attività di Business.
Quindi, la Percezione del Rischio è allenabile in ogni momento!
Ogni Persona può divenire ogni anno migliore se accetta il rischio di trovarsi in momenti di disagio, per cose che non ha mai fatto e accetta l’errore per azioni che non ha mai svolto.
La Regola:
Decidi di provare qualcosa che ti fa sentire a disagio.
- Guardando indietro in questo anno, quanto ti sei sentito al sicuro/a nel tuo lavoro?
- O sei uscito fuori da ciò che fai costantemente e hai volontariamente fatto qualcosa di nuovo?
Se di solito sei un seguace, offriti volontario per guidare.
Se di solito sei il leader, esci dall’azienda e segui qualcuno più bravo di te in qualcosa, qualcuno da cui puoi imparare.
Se ti senti un po’ a disagio, se il tuo cuore batte forte, è un ottimo inizio.
3°Focus: Gli altri
Hai fatto la differenza nella carriera o nella vita di qualcun altro?
Viviamo in un mondo dove ogni nostra azione, parola o pensiero hanno una conseguenza sulla nostra vita e su quella degli altri.
Anche se non ce ne rendiamo conto, facciamo comunque la differenza per noi e soprattutto, abbiamo la possibilità reale e concreta di aiutare gli altri.
Allora la domanda da farsi non è più se voglio fare la differenza o meno, ma che tipo di differenza voglio fare per gli altri?
So di aver dato un senso e ottenuto un risultato da questo anno anche per come ho reso migliore la vita di chi ha scelto di condividere il suo tempo con me.
La domanda da porti a fine di questo 2022 è:
- Cosa hai fatto per aiutare gli altri?
- Come puoi fare la differenza all’interno della tua azienda sostenendo qualcuno che ritieni
- degno di nota?
Offri consigli, nuove connessioni o un posto in un nuovo progetto.
Insegnare agli altri quello che sappiamo è un modo per fare una grande differenza nella vita di quelle persone.
La Regola:
Tramanda il tuo sapere.
Tramandare il nostro sapere ci fa sentire utili e ci porta un senso di soddisfazione e Autorealizzazione.
Dà un senso alla nostra vita e ci connette più profondamente con gli altri.
Porta le loro capacità, energie o attitudini ad un livello superiore in modo da poter sviluppare e avanzare nella propria carriera.
Fai volontariato, dona o promuovi una causa.
Dedicandoci agli altri, togliamo di mezzo il nostro ego.
Conclusione
Ora tocca a te!
È il momento di prendere questi 3 Focus Professionali e portarli nella tua vita Imprenditoriale di tutti giorni.
Prendi tutto quello che hai realizzato nel 2022 e guardalo con occhi diversi.
Così facendo il tuo 2023 sarà completamente diverso, e tu più Produttivo che mai.
Ed è arrivato anche il momento di pianificare il nuovo anno!
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Per la tua Crescita Professionale,
Fai che accada!
Marco Merangola
Business Designer e Coach Aziendale da oltre 30 anni.
Fondatore di LeadershipLab e Ideatore del Metodo BPS®, OGGI Allena Imprenditori a Prendere Decisioni di Business Efficaci.